mercoledì 19 gennaio 2011

- 12 marzo!!

Scalfaro, 90 anni di sana e robusta Costituzione

di Bebbe Giulietti

“Ci daresti una mano per lo spot che stiamo preparando per la manifestazione del 12 marzo a difesa della Costituzione?”, la domanda l’abbiamo rivolta ad un artista non tra i più banali, sicuri che avremmo trovato un consenso immediato e a dir poco entusiasta. Invece lo abbiamo trovato imbarazzato, e, dopo una breve pausa di riflessione, ci ha risposto così: “Ci mancherebbe altro, ma una manifestazione per la Costituzione non può che essere contro Berlusconi, e io in questo momento lavoro quasi solo in Tv e quelle sono tutte sotto il suo controllo, capirai che…”
Non abbiamo insistito oltre, perché il nostro attore, forse senza volerlo, ci aveva fornito ulteriori motivi per andare in piazza. Dalle sue parole imbarazzate, infatti, si deduce che il
conflitto di interessi è una vera metastasi che sta colpendo tutto e tutti e che rischia davvero di essere un macigno sulle libertà individuali e collettive. Come se non bastasse anche l’imbarazzato artista ha ben compreso che difendere la Costituzione significa opporsi al grande molestatore che ha invece l’intenzione di abbatterla a colpi di maggioranza e di oscuramento mediatico, precondizione per colpire i poteri di controllo e per imporre il passaggio da una democrazia parlamentare, fondata sulla divisione dei poteri, ad un regime populista fondato sul rapporto tra il capo e un popolo ridotto alla dimensione dello spettatore plaudente sotto il balcone mediatico.
All’amico imbarazzato e a quelli che non è mai il momento di scendere in piazza e di far sentire la propria voce, vogliamo invece dedicare la bella e nobile lettera che
Oscar Luigi Scalfaro, presidente emerito della Repubblica e presidente dell’Associazione “Salviamo la Costituzione: aggiornarla non demolirla”, non sollecitato da alcuno, ha voluto inviare al comitato promotore della manifestazione di sabato prossimo, per dare la sua adesione:
“L’Associazione “Salviamo la Costituzione: aggiornarla non demolirla” saluta con favore ogni iniziativa tesa a difendere la Costituzione. Apprendiamo con soddisfazione che sono tanti gli appuntamenti in programma e auguriamo agli organizzatori di coinvolgere il maggior numero di cittadini. Al contempo, la nostra associazione sottolinea con manifesta preoccupazione i reiterati attacchi a cui è quotidianamente sottoposta la nostra Costituzione. In particolar modo riteniamo doveroso denunciare i tentativi di aggressione alla Carta che passano soprattutto attraverso i propositi di riduzione dell’autonomia e dell’indipendenza della Magistratura e dalle proposte di modificare le norme che regolano il giudizio di costituzionalità delle leggi”. La preoccupazione è molto forte ma, come per il referendum costituzionale del 2006, siamo certi che gli italiani sapranno ancora una volta rinnovare il proprio amore per la Costituzione Repubblicana nata dalla Lotta di Resistenza e di Liberazione.
Ci auguriamo che il presidente Scalfaro voglia essere con noi sabato prossimo in piazza del Popolo a Roma e magari spiegare lui direttamente perché, ad oltre 90 anni, ha sentito il bisogno, per l’ennesima volta, di dichiarare il suo amore per la Costituzione ed il tricolore, e perché qualsiasi distrazione, omissione o complicità potrebbe rivelarsi non solo pericolosa per l’ordinamento democratico, ma addirittura letale.

lunedì 17 gennaio 2011

- vergogna!!

VIOLENZA SESSUALE "LIEVE" AI MINORI:
               ECCO I NOMI DEI SENATORI FIRMATARI
Si commenta da sé. Si erano inventati un emendamento proprio carino.
Zitti zitti, nel disegno di legge sulle intercettazioni avevano infilato l'emendamento 1.707, quello che introduceva il termine di "Violenza sessuale di lieve entità" nei confronti di minori. Firmatari alcuni senatori di Pdl e Lega che proponevano l'abolizione dell'obbligo di arresto in flagranza nei casi di violenza sessuale nei confronti di minori, se - appunto - di "minore entità". Senza peraltro specificare come si svolgesse, in pratica, una violenza sessuale "di lieve entità" nei confronti di un bambino. Dopo la denuncia del Partito Democratico, nel Centrodestra c'è stato il fuggi-fuggi, il "ma non lo sapevo", il "non avevo capito", il "non pensavo che fosse proprio così" uniti all'inevitabile berlusconiano "ci avete frainteso". Poi, finalmente, un deputato del Pd ha scoperto i firmatari dell'emendamento 1707.

Annotateli bene!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
sen. Maurizio Gasparri          (Pdl),
sen. Federico Bricolo             (Lega Nord Padania),
sen. Gaetano Quagliariello  (Pdl),
sen. Roberto Centaro            (Pdl),
sen. Filippo Berselli               (Pdl),
sen. Sandro Mazzatorta        (Lega Nord Padania)
sen. Sergio Divina                   (Lega Nord Padania).

Per la cronaca: il sen. Bricolo era colui che proponeva il "carcere per chi rimuove un crocifisso da un edificio pubblico" (ma non per chi palpeggia o mette un dito dentro ad una bambina o un bambino);  il sen. Berselli è colui che ha dichiarato "di essere stato iniziato al sesso da una prostituta" (e da qui si capisce molto...); il sen. Mazzatorta ha cercato di introdurre nel nostro ordinamento vari "emendamenti per impedire i matrimoni misti"; mentre il sen Divina è divenuto celebre per aver pubblicamente detto che "i trentini sono come cani ringhiosi e che capiscono solo la logica del bastone" (citazione di una frase di Mussolini). ...e adesso cominciamo a riflettere se essere sempre politically correct con chi li ha votati sia una mossa che paga... fatela girare se avete voglia e tempo..l'informazione da oggi è un dovere quasi etico... anche per ciascuno di noi!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ricordatevi queste facce!!!!
























10 marzo

E’ ora di passare il testimone

di Lidia Ravera
Mentre me ne stavo, l’8 marzo, a prendere freddo sulla gradinata del Campidoglio con le “Deb”  (donne e basta) e le “Se non ora quando” (donne e informazione), mentre realizzavo con sorpresa e piacere che le ventenni e le trentenni, così come le cinquantenni e le sessantenni, erano ben rappresentate (metà e metà?), mentre mi divertivo a guardare becchi e piume (le oche del Campidoglio svegliano la città) e a strillare slogan (“né streghe/ né bigotte/ né barbie/né mignotte”), mi sono messa a riflettere (capita nei momenti più imprevedibili) sulla relazione fra le generazioni.
Madri e figli. Storiche femministe e neoimpegnate sul fronte del femminile. Mi chiedevo: che cosa vuol dire
“passaggio del testimone”? Che cosa possiamo impugnare e trasferire alle più giovani? Un idea, un’ ideologia, un decalogo, un breviario? No, direi di no. Un’ esperienza? Un metodo? Sì, l’esperienza. Un profumo di coraggio battagliero. Perché bisogna combattere per ottenere. Anche duramente. Anche rinunciando alla pace apparente di relazioni beneducate, ma dispari, disarmoniche.
Ho sentito, la sera, all’Ambra Iovinelli, serpeggiare una gran paura di isolare gli uomini, di non accoglierli. Di non averli a fianco. La capisco. Non ho mai applicato il separatismo. Però la democrazia di genere, la redistribuzione del potere, in equità, fra gli uomini e le donne, non si può ottenere senza
conflitto. Perché dovrebbero scansarsi di buon grado? Ad ogni posto guadagnato da una donna, nei piani alti, in politica come nelle aziende o nei giornali, corrisponde un uomo che lo perde. Gli uomini migliori sanno apprezzare la parità. Anche se va contro i loro legittimi interessi. Però non è facile, né automatico. Così come io, che non sono più giovane, capisco che è sta accadendo qualcosa di giusto, quando la luce dei riflettori si accende su qualche carriera letteraria esordiente, ma non automaticamente, non facilmente… Le carriere hanno un arco, tutte. Iniziano, crescono, decrescono . La qualità della scrittura no, quella migliora con gli anni, con l’esercizio, lottando con le parole, sperimentando la vita, accumulando dettagli, dolore, dati sensibili. La scrittura cresce e si evolve sine die, non la carriera di scrittore. La carriera ha i suoi tempi, ed è giusto, fare posto agli ultimi arrivati, se si ha, come me, iniziato a pubblicare nel 1976, se si sono pubblicati 27 libri… Ecco, se penso alla fatica che mi costa farmi idealmente da parte, capisco quanto costerà( o costerebbe) agli uomini farsi da parte per far posto alle donne.
Per questo penso che si dovrà combattere.
Un’ esperienza, un metodo. Questo si può mettere in comune. Un metodo: partire da sé, risalire dal particolare del proprio vissuto e  all’universale, al generale. Fare cultura e fare politica risolvendo insieme. Lavorare per sé e contemporaneamente per tutte.
Passare il testimone… anche una mano vuota… una mano nuda… da stringere forte.